
di Ronald Harwood
Traduzione di Masolino D’Amico
Norman Luca Brancato
Milady Paola Vigna
Sir Ronald Giovanni Mongiano
Madge Anna Antonia Mastino
Irene Annalisa Canetto
Mr Thornton Valerio Rollone
Mr. Oxenby Marco Panno
Regia Giovanni Mongiano e Livio Ghisio
Pitture e decorazioni Sonia Dell’Anna
Costumi Rosanna Franco
Scenografia Laboratorio di TeatroLieve
Direzione tecnica Massimo Fonsatti
Direttore di scena Crescenzo Ventre
Siamo nell’Inghilterra del 1942, messa in ginocchio dai nazisti a suon di bombardamenti. Il teatro sembra essere rimasto un luogo franco per liberare la testa dal terrore e dal sangue generati dalla guerra. Un vecchio attore sul viale del tramonto deve la sua sopravvivenza alle cure e alle attenzioni costanti dell’umile servo di scena che vive del riflesso delle interpretazioni dell’anziano e dispotico padrone. Tra mille peripezie e incombenti pericoli reali si compie anche questa sera il rito: comincia “Re Lear” di Shakespeare. La scena della tempesta è grandiosa: i rumori di scena, tuoni, fulmini, vento, e altri mirabolanti effetti speciali, orchestrati dal direttore di scena, si mescolano singolarmente con l’ennesimo attacco aereo e i suoi fragori assai più mirabolanti e devastanti.
Ma lo spettacolo va avanti, lo spettatore sembra immerso in un mondo da Medio Evo, mentre dietro ai personaggi battono i cuori dei teatranti devastati allegramente dalle loro solitudini e dalle loro passioni. Una commedia leggera e amara, tra quinte, camerini e palcoscenico, i nostri luoghi dell’anima.