ERA UNA MUSICA MOLTO BELLA

 

Scritto da Giovanni Mongiano è impreziosito dalla presenza di uno dei più grandi trombettisti viventi, Mauro Maur, amico fraterno di Federico Fellini, Nino Rota ed Ennio Morricone per i quali ha inciso molte delle colonne sonore originali più famose della storia del cinema, e di Francoise de Clossey, straordinaria pianista canadese. Insieme a un inedito Giovanni Mongiano ecco una dichiarazione d’amore verso il cinema, attraverso colonne sonore memorabili e una fantasiosa e paradossale storia che prende spunto da films indimenticabili. E’ la parabola, ora divertente, ora drammatica, ora esilarante, ora commovente e molto poetica della vita di un uomo che non esiste se non dentro le pellicole cinematografiche. Pensate un po’ se il comandante della nave avesse fatto scendere quel neonato, rinvenuto nella terza classe di un transatlantico dentro una cassetta adagiata sopra un pianoforte, e l’avesse portato all’asilo dalle suore di San Vincenzo? E se l’avessero espulso perché durante la recita della Passione di Cristo interpretando la parte di Giuda aveva chiesto, anziché trenta, cinquanta denari? Lo ritroviamo a marinare la scuola, per frequentare il cinema Paradiso e il burbero Philippe Noiret… Ecco che nasce in lui una sfrenata passione per il cinema… Ma la vita gli riserva troppe delusioni: diventa un soldato che fa la guardia al palazzo del re. S’innamora della principessa che inaspettatamente gli fa una grande promessa: “Se saprai aspettare cento giorni e cento notti sotto il mio balcone, alla fine io sarò tua. “Il soldato ce la mette tutta per resistere nella piazza smisurata davanti al palazzo del re. E intanto vede passare tipi strambi, professori simpatici, saltimbanchi paurosi, ragazze innocenti, cowboys sprovveduti, attori sfortunati, critici irreprensibili, e pure un signore con la valigia sulla scaletta del transatlantico. C’è pure Marcello… C’è anche Anita? No, Anita sta dentro la fontana: “Marcello, come here!” Poi un giorno arriva nella piazza il circo…E chi è quel vecchietto che si è perso nella nebbia?
Musica e recitazione si fondono con la magica tromba di Mauro Maur, il seducente pianoforte di Francoise De Clossey e la lieve interpretazione di Giovanni Mongiano. Un omaggio a Federico Fellini a cent’anni dalla nascita e a Nino Rota (Amarcord, La strada, La dolce vita, i vitelloni, i clowns, lo sceicco bianco, etc), ma anche a Ennio Morricone e al cinema italiano (La leggenda del pianista sull’oceano, Nuovo cinema Paradiso, Per qualche dollaro in più, c’era una volta in America, etc).